COS’E’ IL BULLISMO
Con il termine bullismo si intende il reiterarsi di comportamenti e
atteggiamenti diretti o indiretti volti a prevaricare un altro con l’intenzione
di nuocere, con l’uso della forza fisica o della prevaricazione psicologica
(Sharp e Smith, 1994).
È una forma di prevaricazione
che si attua attraverso atteggiamenti
di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica o psicologica commesse da
un soggetto più “forte” (il bullo) nei confronti di un soggetto più “debole” (la vittima) e può
essere messo in pratica attraverso l’uso di strumenti tecnologici
(cyberbullismo).
Le caratteristiche essenziali sono:
– Intenzionalità.
– Persistenza nel tempo.
– Relazione asimmetrica.
Gli atti di bullismo avvengono prevalentemente sotto gli occhi dei compagni (o
all’interno dei contesti o nel gruppo dove il bullo è il leader). Gli “spettatori”
che ridono e incoraggiano i bulli a continuare nella loro azione di prepotenza,
più o meno volontariamente, finiscono per rinforzare e sostenere il bullo. Gli
“spettatori” che invece assistono a queste relazioni in maniera passiva possono
provare le stesse emozioni o manifestare le stesse conseguenze delle vittime.
LE CONSEGUENZE PSICOLOGICHE DEL BULLISMO
Le conseguenze del bullismo non riguardano solo la
vittima, ma anche il bullo e gli spettatori (Fedeli, 2007).
Nelle vittime possiamo trovare conseguenze sociali ed emotive come:
- Paure e preoccupazioni elevate
- scarsa autostima
- sensi di colpa e vergogna
- impotenza e perdita di speranza
- isolamento sociale
- depressione
- disturbi comportamentali
- disturbi del sonno e dell’appetito
- disturbi somatici
- Suicidio
- peggioramento del rendimento scolastico
- difficoltà di concentrazione
- fuga da scuola
- abbandono scolastico
Anche i bulli possono presentare delle conseguenze rilevanti sul piano emotivo e sociale:
- abuso di sostanze
- disturbi dell’umore
- problemi con la giustizia
- possibile sviluppo di un disturbo antisociale di personalità
- alto tasso incidenti
- disoccupazione
Gli spettatori a loro volta possono esprimere il loro disagio con:
- paure e stati d’ansia generalizzati
- ridotte abilità pro-sociali
- adozione di comportamenti aggressivi
Come si interviene?
L’EMDR è un trattamento psicoterapeutico particolarmente indicato nella cura
delle conseguenze dei traumi relazionali e interpersonali che si attivano nel
bullismo. L’approccio EMDR offre l’occasione
di aiutare la vittima a rielaborare l’impatto emotivo degli episodi di bullismo,
trattando la componente traumatica annessa e potenziando, successivamente,
gli aspetti di personalità. Questo permetterà di acquisire nuove risorse e
modalità interpersonali funzionali e positive.
È
possibile lavorare anche con il bullo, permettendogli la rielaborazione
degli eventi di cui si è fatto autore, aiutandolo a lavorare sui modelli comportamentali
che possono averlo portato a sviluppare condotte aggressive e traumatizzanti,
consentendogli di sviluppare modalità alternative più sane per lui e per gli
altri. I bulli sono
tendenzialmente aggressivi, impulsivi con un gran bisogno di dominare, e già in
età abbastanza precoce possono manifestare
comportamenti devianti e antisociali come
furto, vandalismo e l’uso di alcool.
Cosa fanno i bulli alle vittime? A volte le minacciano, ingiuriano, deridino, beffeggiano, spingono e prendono a pugni, e si circondano di seguaci al fine di avere maggiore protezione.
Bulli e vittime sembrano mancare della capacità di gestire correttamente le emozioni: le vittime non riescono a manifestare la rabbia e spesso non la riconoscono bene, i bulli, invece, mancano di empatia e di comprensione dei propri stessi sentimenti;
Quali sono i punti di forza della terapia EMDR?
Gli aspetti vincenti dell’EMDR sono la rapidità di intervento, di efficacia e la possibilità di applicazione a persone di qualunque età, compresi i bambini.
Particolarmente indicato nella cura delle conseguenze dei traumi, l’EMDR si è nel tempo trasformato in un approccio sempre più raffinato, complesso e globale, in grado di affrontare gran parte dei disturbi, tra cui quelli legati alle esperienze di bullismo.