L’aumento dell’aspettativa di vita media ha portato con sé una maggior diffusione delle patologie associate all’invecchiamento. Risulta fondamentale un intervento neuropsicologico precoce in quanto permette in primo luogo di identificare con accuratezza, e successivamente riabilitare, le aree cognitive ed emotive deficitarie del paziente.
Anche in questa fase della vita, l’insorgenza di una sintomatologia caratterizzata da disturbi depressivi, ansiosi e psicosomatici è indice della presenza di esperienze traumatiche irrisolte del passato. Oltre a ciò, recenti studi hanno evidenziato come il disturbo post traumatico da stress (PTSD) sembrerebbe comportare anche un invecchiamento più rapido sul piano fisico e intellettivo, aumentando il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, diabete, disturbi gastroenterici e declino cognitivo.
Oltre al paziente anziano, il Centro prende in carico i caregivers (le persone che si occupano attivamente del malato) al fine di apprendere le tecniche maggiormente efficaci per la gestione del proprio caro e prevenire episodi di burn-out. Infatti, i familiari del paziente affetto da un decadimento sono continuamente sottoposti a traumi ripetuti nel vedere l’anziano cambiare, spesso molto rapidamente, diventando nel decorso della malattia quasi un’altra persona rispetto a quella conosciuta, fino a diventare, in una fase avanzata, una persona completamente bisognosa di cure, incapace di riconoscere i propri parenti e con gravi disturbi del comportamento.
Il caregiver, perciò, va aiutato e supportato con un percorso psicoterapeutico focalizzato anche sui ripetuti traumi relazionali vissuti, attraverso tecniche di desensibilizzazioni specifiche. Il metodo EMDR si è rivelato molto utile nella psicoterapia sia per i pazienti anziani, sia per i famigliari.